Rieccoci. Balliamo.


Billy Elliot, uno dei miei film preferiti.



Sono stati giorni tristi.
Ci siamo lasciati che facevamo ballare gli amici di The Name, ci ritroviamo che ci e' venuta voglia di ballare.
Ieri ho rivisto Billy Elliot.
Uno dei miei film preferiti di sempre.
Inizia con mani tremanti che maneggiano una vecchia copia di Electric Warrior dei T.Rex (ne possiedo una copia del '71 con poster interno comprata in un negozio di usati a Portobello), piano ne tirano fuori la busta di carta, la ''mutanda'', con il vinile dentro, e con attenzione da sminatore, ne estraggono il disco, lo poggiano sul giradischi, un cassettone mono, e con ancor piu' concentrazione, appoggiano la testina sul vinile cercando con la puntina il primo solco.

Il film e' duro e poetico, leggero e profondo. Sogni infranti e realizzati. Il conformismo di un paesino sconfitto dall'originalita' di un bambino che invece che pugni vuole tirare gambe al cielo.
La colonna sonora e' fatta tutta di T.Rex. Ad eccezione di London Calling, un paio degli Style Council, e uno di Eagle Eye Cherry e naturalmente Swan Lake. Ma soprattutto c'e' Town Called Malice dei Jam (torna zio Paolino).
Solo un film cosi di traverso avrebbe potuto avere sulle scene di un ballo scatenato, sfrenato e liberatorio, un pezzo cosi.
Come direbbe Ted, Disbanded.
E Elvis is back in the building per ammirare quel ragazzetto diventato cigno. E al suo fianco c'e' Rita.

Pubblicato: Mar - Dicembre 18, 2007 ;    


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