I creativi irrilevanti.


Bocca m-o-d rmx

Martinez, Lions Awards Cannes 2008, foto L. Pecoraro, copy.

''(...)Senza il lavoro dipendente le fabbriche e i servizi non funzionerebbero, ma gli occhi di tutti sono fissati al capitale. La qualita' e' diventata marginale. I creativi si sentono marginali, sanno benissimo che il capitale ha fatto la sua scelta, che d'ora in avanti il progresso tecnologico e il capitale conteranno sempre di piu' e il creativo sempre meno, perche' poi il capitale non ha bisogno delle sue idee perche' le idee sono scomode e non e' periodo di muovere troppo le acque e alzare onde magari maleodoranti. Una classe di creativi che non crede piu' nella qualita' ne' nell'avanzamento. E non sa dove andare. L'unica consolazione e' che la controparte non sta meglio in quanto a chiarezza sull'avvenire. (...)''

Questo e' un estratto da un articolo di Giorgio Bocca sulla classe operaia, intitolato ''Gli operai irrilevanti'' pubblicato sull'Espresso nella sua rubrica L'Antitaliano.
In poche righe abbiamo sostituito il termine operaio/operai con creativo/creatvi.

Pubblicato: Gio - Settembre 11, 2008 ;    


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