Chiude iTunes Store.


Ingordigia ottusa.

dal piano industriale del National Music Publishers Association

Ovvero come tagliarsi le palle.
L'industri a discografica ha fatto delle enormi cazzate nei suoi piani di sviluppo, dal lancio dei cd in poi. E insieme alle associazioni dei diritti d'autore, editoriali ecc. Poi e' arrivata qualcuno come la APPLE che si inventa l'unica maniera per guadagnare ancora qualche soldo dalla vendita dei pezzi e degli album che non vendono un singolo pezzo di plastica nei negoz i '' normali''. E la compagnia del ridicolo del National Music Publishers' Association ha chiesto al Copyright Royalty Board di portare la sua percentuale su ogni pezzo venduto sugli iTunes Stores da 9 centesimi a 15 centesimi a pezzo. Incremento che dovrebbe esser pagato sia da APPLE, che dalla casa discografica e dai consumatori. Il vice presidente della APPLE per iTunes, Eddy Cue, ha detto chiaramente che questo aumento significherebbe mandare in perdita gli iTunes Store, e visto che sono stati aperti per guadagnare e non per perdere, verrebbero subito chiusi. Certo sarebbe un bel colpo di immagine per le etichette. La gente, scoprendo che APPLE vuole tenere i prezzi bassi,contro il volere dei proprietari dei diritti, susciterebbe l'ennesimo boicottaggio dei consumatori contro l'industria discografica.
E aumenterebbero solo i download illegali.
Per fortuna loro, nostra e di iTunes, il Copyright Royalty Board ha detto ''naaaa'' ai Publishers.

Pubblicato: Dom - Ottobre 5, 2008 ;    


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