C'N'C


Cotton Fioc and Cocktail, ti sturo le orecchie e t'annebbio la vista.

Nel tardo pomeriggio di questi giorni appena trascorsi, e alla sera, era facile incontrare piccoli ingorghi di auto sponsorizzate da firme della moda davanti molte "location", anzi "location non-location", per l'ennesimo party della linea di turno (non quella della fabbrica). Sinuose figurine femminili arrampicate su tacchetti instabili, con microborse, new hippy, silicone quanto basta ad ammortizzare le spinte di gorilloni marroni, brizzolati dalla goccia al naso, accountini-ex-ingegneri-ex-studenti-di-economia-e-commercio-maglioncino-included. Cocktail coktail, party party. Vabbe', ad uno di questi ci sono andato pure io, portato dall'amico dj DeLuca . Si trattava del party di CoSTUME NATIONAL , al Nuovo Idea di via Dei Castillia 30 a Milano. La prima sorpresa è il clubbone. Spartano, nero, con volte alte, freddo, diviso in due grosse sale, perfetto per un suono electro, se quel suono radunasse un paio di migliaia di affezionati. Mi dicono sia un locale gay, e non ho difficoltà a vederlo zuppo di madidi esaltati su pompe house. Niente a che vedere comunque con le tipiche "location o meglio non-location" fighettine. L'altra notte a difficoltà si riempiva di culi stretti, isteriche signorine "cartellate", annoiati presenzialisti. Ma quando finalmente tutti i pesciolini erano entrati nella rete, venivano fatti salire sul palco della prima sala i Liars , terzetto di New York, che insieme ad altri volenterosi ragazzetti, si è preso l'arduo compito di risvegliare il R&R e i suoi vecchi amanti. E' la seconda volta che mi capita di godermi un bel concerto da transenna scatenata grazie a sfilate di stilisti della moda. L'altra fu con i Rapture da DKNY . Divertenti, come del resto i cubetti di finto ghiaccio che si illuminavano nel bicchiere e illuminavano in enorme quantità le mie tasche quando me ne andai. Ao', i Liars come dicono ora, spaccano proprio. Tra Cramps con molto ghiaccio e soda, Violent Femmes con Gordon Gano che perde la fede, Mojo Nixon che canta con i JSBE , e forse pure un po' dei Gun Club. Due batterie, voce filtrata e microfono da ingoio. Eppure, eppure, eppure, fanno tenerezza, sembrano i figli dei miei amici che iniziano a cantare a memoria i versi di Immigrant Song , sembra un'ottima recita di fine anno dove i ragazzi hanno scelto di fare l'imitazione di un gruppo maledetto anni '80 da una compilation No NY Wave No Whatever. Firmati C'N'C da capo a piedi, si scostano gentili al passaggio delle solite super gnocchette che sfilano con tutti i capi C'N'C buttati addosso come se fossero cadute negli scatoloni dei vestiti. Il buon Angus Andrew tenta anche un saltello tra il pubblico. Però mi piacciono e ringrazio la moda milanese per la moda del concertino. Mi giro per vedere che ne dicono anche i maglioncini included. Il 99% delle persone ha le mani a tapparsi le orecchie. C'è chi si è appiccicato il telefonino con le suonerie a palla di Shakira e Anastacia e Moby. Chi sta chiedendo al mixer se c'è qualcosa di menoooo, o piùùùù, magari l'ultimo di JLo, o sta proponendo di portargli dalla sua SUV il cd craccato dell'ultimo Buddha Bar. A proposito di bar, all'openbar avevano un buon merlot di Sardegna(?).
Bravi ragazzi, fatevi dare i soldi anche dalla J&J e andate in giro con una bella scritta Cotton Fioc. Che ripulita ragazzi, che ripulita.

PS: l'ultimo disco l'ho dato "DISCOPOLVERE" senza neanche sentirlo.

Pubblicato: Sab - Febbraio 26, 2005 ;    


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