Raconteurs live allo Spaziale Emersione Festival 08/07/08 Torino.


I bravi narratori ieri ce le hanno raccontate.



Quanto sono bravi i Raconteurs? Tanto. Se i White Stripes sono i minimalisti piu' avanti che il buon John Peel aveva subito adottati come i suoi ultimi preferiti ever, i Raconteurs sono la giusta somma di tutto il rock dal blues ad oggi. Sia nei pezzi, nei loro due album, ma anche nel proporsi dal vivo. Show come quelli dei decenni che ci hanno formato. A differenza dei gruppi attuali che suonano dal vivo dal vivo versioni leggermente, ma neanche tanto, se non in peggio, diverse dei loro pezzi (durate originali rispettate o dilatate di massimo due minuti), i Raconteurs salgono sul palco per svisare, per sperimentare e provare suoni e accordi nuovi: ''Uhm senti qua che bel riff, che bell'assolo che ti fo, aspetta...aspetta che me piace, famme prova' un po' cosi e cosa'...uhm questo lo mettiamo nel prossimo brano..'' sembrano pensare mentre si inseguono in assoli, break, accellerazioni, improvvisazioni alla Greateful Dead (meno male niente lsd around). Preceduti dai Vampire Weekend, leggeri e carini tra Modern Lovers e Paul Simon di Graceland, con un bel dischetto nei negozi, accattatevelo che e' fresco come una birra ghiacciata, o un chinotto d'estate, i Raconteurs iniziano con un intro che e' piu' un outro. La tipica chiusura con muro di suono di un brano. Invece e' l'inizio di Consoler Of The Lonely. Poi ancora muro di suono del batterista con rullante basso tra le ginocchia e cassa sovradimensionata, bassista dai capelli perfetti per fare da testimonial di uno shampo che da' capelli neri lisci, a piombo, lucidi senza un granello di forfora, per Hold Up. The Switch and The Spur e si arriva a You Don't Understand Me con White al piano. Potrei tornarmene a casa gia' qui tanto sono gia' soddisfatto appagato e preso. Ma ce n'e' ancora. Oh se ce n'e'. Altri 12 pezzi. Preferiti: Hold, con violino cattivo, Level, super prog all'inizio, Hands, Steady As She Goes, Attention, Many Shades of Black, anche senza la sezione fiati sale benissimo nella sua partitura popparola, brano che Robbie Williams si sogna la notte, e il finale con Carolina Drama. Inizio con l'acustica e esplosione seguente. A proposito, provate a cantare sull'intro la Canzone del sole di Battisti, eh eh.
Lo Spaziale Emersione Festival (che nome!?) ha un bel parco piccolo ma a giusta dimensione, ovunque senti e vedi bene, freschetto, no zanzare, possibilita' di tavolini a bordo arena, perfetto per anziani come noi che comunque zompettavano durante tutto lo show.
Ritorno comodo in bus (grazie Micro e Spin-Go) nonostante deviazione per lavori d'autostrada e ingorgo sulla statale per un catamarano di traverso in una rotatoria.
Ma che ci faceva alle due e mezza di notte un catamarano in piena Padania?
Bossi fai qualcosa eccheccaz.

PS:
ma preferite
a) i White Stripes
b) i Raconteurs
c) tutt'e due?

Tracklist (piu' o meno)
Consoler of the Lonely da Consolers of the Lonely
Hold Up da Consolers of the Lonely
The Switch and the Spur da Consolers of the Lonely
You Don't Understand Me da Consolers of the Lonely
Top Yourself da Consolers of the Lonely
Old Enough da Consolers of the Lonely
Level da Broken Boy Soldiers
Hands da Broken Boy Soldiers
Intimate Secretary da Broken Boy Soldiers
Rich Kid Blues da Consolers of the Lonely
Steady As She Goes da Broken Boy Soldiers
Blue Veins da Broken Boy Soldiers
Attention da Consolers of the Lonely
Many Shades of Black da Consolers of the Lonely
Salute Your Solution da Consolers of the Lonely
Carolina Drama da Consolers of the Lonely

Pubblicato: Mer - Luglio 9, 2008 ;    


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