Quick Links
Vai al sito principale
Chi siamo
Siamo quelli di MOD. Music Supervisors, DJs, Copywriters.
Che cosa fa MOD
LA MUSICA GIUSTA AL MOMENTO GIUSTO.
Consulenza musicale e ricerca diritti e licenze per la sincronizzazione commerciale per pubblicità e compilation musicali. Consulenza musicale per radio, tv e cinema. Sound Design per eventi, club, bar, negozi, ristoranti, hotel.
UNPIATTOSOLO RADIO 2
Argomenti
M-O-D POSSE
Ora sulle nostre casse
Cose da blog
Calendario
Cerca
Statistics
Articoli in questo blog:
Articoli in questa categoria: Ultimo aggiornamento: nov 04, 2006 08:58 p. |
Vuoi ballare con me? Grazie, preferisco di no.Dj Cifra spiega cosa c'e' veramente dietro
''Rock vs Lento'' di Celentano.
Ovvero: ''Il rock e' lento e il lento e' lento e quindi rock.'' Si sapeva che la contrapposizione tra "rock" e "lento", lanciata da Celentano verso 15 milioni di italiani che lo vedevano in televisione avrebbe fatto presto a diventare un tormentone. Tutti ne parlano e ne scrivono, e Maria Laura Rodotà sul Corriere ne ha dato una propria interpretazione, elogiando la "lentezza" come valore, anzichè come sinonimo di negatività e sfiga. Quello che però non si è detto è che l' opposizione di rock e lento come se si trattasse di bianco e nero, alto e basso, magro e grasso, e' un concetto che solo chi ha più di 50 anni può capire fino in fondo. Infatti, gli autori che hanno inventato la gag e scritto quelle battute sono tutti ultracinquantenni, così come la stragrande maggioranza del pubblico che, dati auditel alla mano, ha seguito la prima puntata di Rock Politik. Per i più giovani, lento dovrebbe essere opposto a veloce, mentre rock potrebbe essere il contrario di "dance", o di "pop". Le radici di questa alternanza vanno ricercate negli anni '50, quando, sull'onda del successo di Elvis e dell'esplosione del rock'n'roll, nei locali da ballo, night club o balere, oltre ai balli di coppia, si cominciava a ballare il rock. Che era veloce. Nei locali, però, ci si andava per rimorchiare, per fare alla ragazza la classica, timida domanda: "Balli?", e stringerla a sè sulla "mattonella" con quelle canzoni che, mica per niente, si chiamavano "ballate", ( anche in inglese, "ballad" ), cioè le canzoni lente, nate per essere ballate. "Prego, vuoi ballare con me? Grazie, preferisco di no", cantava Celentano. E quella canzone era una specie di tango-rock. Veloce. La ragazza degli anni '50 "preferiva di no" se le si chiedeva di ballare un rock veloce, diceva di si ai lenti. Da qui l'alternanza del repertorio delle orchestre che suonavano nelle balere. Un pezzo rock, un pezzo lento. Uno per far scatenare i ragazzi, l'altro per permettere loro di amoreggiare. I due obiettivi congiunti del sabato sera di ogni giovane, divertimento e amore, energia e sentimento, raggiunti con due parole: rock e lento. Questo succede fino agli anni '60. Poi arrivano, in rapida successione, i Beatles, il "beat", i nuovi balli di estrazione rock, raccolti sotto la denominazione "shake", e le discoteche, dove non è più l' orchestra a produrre musica, ma il dj. E fino alla metà degli anni '70 il classico bilanciamento di una serata musicale è "due shake e un lento". Quindi la parte veloce del ballo già guadagna una posizione sul lento, due a uno, per permettere al dj i primi rudimentali missaggi a tempo di due dischi di battuta veloce. Con la disco music arriva la rivoluzione. Basta lenti. Le "ballads" vengono bandite dai locali da ballo, la febbre del sabato sera si consuma sul ritmo funky , e le coppiette si abituano ad amoreggiare sui divanetti eccitati dai gemiti erotici di Donna Summer. Sotto le luci stroboscopiche dello Studio 54, il "veloce" ha vinto sul "lento". Oggi, Celentano ritorna sul luogo del delitto e ripropone il dilemma: rock o lento? La risposta è: ci vogliono tutti e due, e la storia del rock ce lo insegna. Se Elvis non avesse cantato "Are you lonesome tonight" e "I can't help falling in love", sarebbe diventato l'idolo dei teenagers? Il rock senza il lento non esiste. Cosa sarebbero stati i Beatles senza "Yesterday", "Michelle" e "Let it be"? Gli Stones senza "Lady Jane"? Lennon senza "Imagine"? Gli Oasis senza "Wonderwall"? I Red Hot Chili Peppers senza "Under The Bridge"? Vasco senza "Alba chiara"? Ligabue senza "Certe notti"? Gli U2 senza "One"? I Led Zeppelin senza "Stairway to heaven"? Beh, quella era lenta, ma poi diventava rock. Infatti è la più bella canzone della storia del rock. E del lento. A chi interessa poi ciacolare del programma di Celentano da Messina e Luttazzi due post da leggere. Pubblicato: Mar - Ottobre 25, 2005 ; |