Lueeza-chic
Scritti di prima
categoria.
"Lueeza va in treno."
Ma l'avete vista la campagna Trenitalia?
Non sono mai stata una fan delle loro
campagne TV, ma questa mi sembra francamente surreale. Se sapete chi l'ha
curata, vi prego, vi scongiuro, mettetemi in contatto con loro perché
vorrei proprio farmi quattro risate.
Amare e
a crepapelle al tempo stesso.
Breve
reminder: un tizio dall'apparenza inoffensiva e cogliona al tempo stesso approda
al suo posto prenotato, di cui visualizza l'ubicazione sul suo cellulare.
Immagino che questo sia il momento saliente- il prodotto "prenota-via-sms" che
lo spot intende promuovere. Purtroppo lo spot continua: sorpresa sorpresa, la
vicina dell'omino di cui sopra è una ragazza - carina senza essere una pin
up, giovane ma non giovanissima, bel sorriso, si intuisce una discreta magrezza
sostenuta da tettume consistente.
Una
"ragazza della porta accanto" opportunamente photoshoppata, che se davvero fosse
la vostra vicina di casa ed aveste dei figli adolescenti un po' di pippette
gliele dedicherebbero.
L'omino
inoffensivo ma coglione a quel punto che fa? Si trasforma nell'incubo di tutto
il genere femminile che viaggia per conto proprio - cioè nel vicino di
posto che cerca di attaccare bottone. Un cliché, pericoloso e veritiero al
tempo stesso come solo i cliché sanno essere. Lei, per difendersi, a sua
volta ricorre a tecniche consolidate: tiene lo sguardo fisso fuori dal
finestrino, legge intensamente, dorme o finge di dormire. Ignoriamo quanto sia
lungo il viaggio ipotizzato nell spot; a me ogni volta viene in mente la mia
ultima percorrenza su Eurostar, un Roma-Torino in occasione del Salone del
Vino, in cui nonostante io fossi in prima classe mi sono ritrovata accanto il
cazzone ripulito di turno che voleva sapere chi ero, dove andavo e quant'altro.
Ore ed ore (circa SEI) di noia, di "perché proprio a me", di muro virtuale
da tirar su. Mmmhhh, proprio ciò che ti spinge a dire "hey, anche la
prossima volta che voglio muovermi da Roma prenderò il treno, così
magari tenteranno di nuovo di
rimorchiarmi!"
Quanto testosterone
sterile aleggia nello spot Trenitalia?
Quante donne ricorderanno istintivamente
qualcuno che le ha importunate?
Possibile
che fra art, copy, sceneggiatore, account, regista,
cliente.....
possibile che fossero tutti
uomini e non abbiano intuito il potenziale autogol?
Alla fine dello spot, lei scende e gli
sorride dalla banchina. Lui a quel punto tenta di alzarsi per raggiungerla, ma
non fa in tempo.
Anche questa mi sembra
un'interpretazione troppo vicina ai wet dreams di qualche componente del team di
cui sopra.
Se si fosse voluto perlomeno
strizzare l'occhio al pubblico femminile, lei gli avrebbe fatto la linguaccia.
Pubblicato: Mer - Aprile 6, 2005 ;